Dall’aramaico al cinese, dall’estone al portoghese, dallo spagnolo alla lingua dei segni; in più, lingue antiche e lingua dei segni. Spazia tra presente e passato (anzi, non mancherà un’area dedicata alle origini) la 13.a edizione del “Festival delle lingue”, in calendario a partire da lunedì 28 marzo e sino a venerdì 8 aprile in varie realtà scolastiche ticinesi (ciclo dell’obbligo, limitazione alla classe quarta media) con singole giornate in contesto diverso da quello in cui gli studenti si trovano ogni giorno. A portare il tema negli istituti saranno attori teatrali, artisti, musicisti e docenti che si proporranno con gli strumenti di dialogo della quotidianità – dalla cultura all’arte al racconto della vita stessa – per cercare di esprimere contenuti ed esperienze quasi prive di mediazione in veri e propri “atelier”. Per l’anno 2022, inoltre, il “focus” sarà dedicato a quattro lingue cosiddette “ospiti”: il romancio, il bosniaco, il macedone ed il russo.
Le adesioni pervenute: per il Luganese, scuole medie di Agno, Bedigliora, Breganzona, Camignolo, Canobbio, Caslano, Gravesano, Lugano quartiere Besso, Massagno, Lugano quartiere Pregassona, Lugano quartiere Viganello e scuola media “Parsifal”; per il Locarnese, scuole medie di Cevio, Gordola, Locarno1, Locarno2, Losone ed il “Collegio Bartolomeo Papio”; per il Mendrisiotto, scuole medie di Balerna, Chiasso, Mendrisio, Morbio Inferiore, Riva San Vitale e Stabio; per Bellinzonese e Tre valli: scuole medie di Acquarossa, Ambrì, Biasca, Cadenazzo, Castione, Giornico, Lodrino, Bellinzona1, Giubiasco e scuola media “La traccia”. Il programma completo sarà disponibile a fine mese sul sito InterNet dell’Amministrazione cantonale.