Comunali 2020 in arrivo e messaggio di congedo (con autoauspicio per il ritorno almeno a pari rappresentanza) dai comunisti di Bellinzona. Invocazione primaria via “Facebook”: l’unità a Sinistra (confermata con il Partito socialista ma abbandonata dai Verdi). E, nelle parole di Massimiliano Arif Ay, c’è ben altro…
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«Quella che sta per concludersi non è stata una legislatura facile per la Sinistra di Bellinzona. Ma l’unità non è mai una cosa facile: dividersi lo è di più, ma è anche sinonimo, in questa fase, di poca responsabilità politica. Come Partito comunista-Svizzera Italiana preferiamo la maratona agli scatti; preferiamo la politica concreta agli “slogan”; preferiamo l’opposizione propositiva, ragionata, rigorosa a chi invece cerca la ribalta mediatica illudendosi di essere così utile alla popolazione. Dal 2008 al 2017 sono stato consigliere comunale della “piccola” Bellinzona; in quegli anni mi ero concentrato molto sul tema dell’integrazione giovanile, e dopo una pausa sono motivato a tornare a occuparmi di politica locale perché c’è una priorità da affrontare anche in questa “nuova” Bellinzona, ed è una priorità di tipo sociale. Occorre un’amministrazione progressista che si impegni contro i fenomeni di povertà e di precariato, ma che abbia nel contempo una visione strategica per lo sviluppo di una città in termini di servizi pubblici, ricerca ed innovazione. Per poterlo fare e poter incidere nella realtà occorre costruire alleanze: l’unità di Sinistra è la risposta».