Niente più barriere di accesso, ma anche niente più asfalto, o quel che delle strisce di asfalto era rimasto. Da qualche giorno, sotto indicazioni dei vertici di Palazzo delle Orsoline sponda Dipartimento cantonale territorio, in corso la rimozione di parte della pista all’ex-aerodromo di Ascona, finalità il ripristino di un prato secco indicato “di importanza nazionale” e, quindi, la promozione della biodiversità. Ambiente “situato in comparto di origine alluvionale ed ambiente dal pregio particolare”, era stata la premessa nelle trattative intercorse con autorità comunali di Ascona e responsabili del Patriziato, proprietario quest’ultimo della superficie interessata; ad attestarlo la ricca varietà di presenze tra l’altro sotto minaccia di estinzione, e lo stesso prato secco è uno dei circa 10 (anzi, meno) con questa tipologia su suolo ticinese oltre a risultare il più in basso – altitudine, circa 200 metri sul livello del mare – in tutto il Cantone.
Costo del primo investimento: 118’000 franchi, di cui il 25 per cento a carico del Cantone, il 20 per cento sui conti del Patriziato di Ascona, il cinque per cento sulle spese del Comune di Ascona ed il resto imputabile alla Confederazione; per quanto riguarda Palazzo delle Orsoline, la cifra rientra nel credito-quadro da 2’700’000 franchi stanziati per gli interventi di valorizzazione. Programma operativo: rimozione dell’asfalto, indi inversione degli strati del suolo (“Al fine di riportare alla luce eventuali semi dormienti”), semina parziale (con sementi raccolte “in loco”) e delimitazione del perimetro interessato dal prato secco. Saranno inoltre messi a dimora alcuni pannelli didattici con presentazione della natura di questa area protetta.