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“Eurosong” 2022, tempo di buttarsi: due settimane per le candidature

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Per vincere l’“Eurosong” – al secolo “Eurovision song contest” – nel 2022 bisognerà avere almeno un “Covid pass” secondo le sinusoidi regole italiane (sì, il diritto di organizzazione spetta a Tricoloria, dal momento che nel 2021 vinsero i “Måneskin”), un biglietto del treno per andata e ritorno verso e da PerOraNonSiSaDove ma sapendosi di principio che ce la si può cavare in giornata (17 erano le candidature alla data di martedì 13 luglio; dopo doppia scrematura, opzioni residue per Bologna, Milano, Pesaro, Rimini e Torino; per l’appunto, partire il mattino presto e rientrare con l’ultimo “Tilo”) e quel zic di garra che il talentuoso Gjon Muharremaj in arte “Gjon’s tears” provò a cavare dal cilindro nel maggio scorso a Rotterdam finendo ottimo terzo ma avendo anche sfiorato il trionfo. Diremmo che, aggiungendo al minestrone un tocco di furbizia, stavolta si manda in campo qualcuno che occhieggia per bene ai favori peninsulari; pur non potendosi schierare un Ignazio Cassis consigliere federale che spopolerebbe nelle giurie popolari della Bergamasca, urge qualcosa di ticinese o di grigionitaliano o di entrambi, anche per via del risparmio nel “budget” della trasferta.

Nel frattempo, da qualche parte bisogna incominciare: cioè candidandosi e mettendosi lì di buzzo buono. Un po’ come ai primi turni del calcio di Coppa Svizzera, dove puoi essere un Someo da Quarta lega gruppo 2 e trovarti di fronte l’Aarau: inizi dallo 0-0, anche se sai benissimo di trovarti ai piedi della scala, e speri, per dire, di buttarla dentro contro ogni pronostico, cioè di far meglio del discografato già in odore di contratto per il primo album con la casa musicale da “mainstream” che più “mainstream” non si potrebbe. Cose essenziali: presentarsi, infilarsi nella corrente e puntare, per prima cosa, a far rumore nella selezione per la Svizzera. Ciò significa che entro le ore 12.00 di mercoledì 15 settembre è da presentarsi la canzone con cui si punta alla partecipazione ed alla vittoria, come da invito rivolto a cantautori, produttori, artisti e parolieri. A scegliere la canzone saranno deputati un gruppo di 100 telespettatori ed i membri di una giuria internazionale composta da 20 persone; le realtà avranno peso equivalente nel giudizio (50 per cento dal “panel” di pubblico, tra l’altro rinnovato nella composizione alcuni mesi or sono, e 50 per cento dagli esperti).

Fonti dell’organizzazione indicano che testi e melodie a quel punto inoltrati godranno di totale tutela, nel senso che essi non saranno resi pubblici. Brano ed artista vincitori saranno resi noti ad inizio 2022. Rsi in prima fila nell’organizzazione; per logica e per buoni uffici, e non diciamo altro ma ci siamo intesi.