Non adolescenti annoiatissimi ed in vena di bravate, non ragazzini inventatisi apprendisti stregoni dopo aver scopiazzato da un “tutorial” su InterNet, e nemmeno tizi che, volendo replicare a casa gli esperimenti dell’ora di chimica a scuola, abbiano ecceduto per diligenza. No: a causare esplosioni e conseguenti danni materiali in tre località del Mendrisiotto (Mendrisio quartiere Rancate, Mendrisio quartiere Capolago e Riva San Vitale), nella notte fra sabato 26 e domenica 27 marzo, furono due adulti semplicemente imbecilli. Adulti, quantomeno per l’anagrafe ché sul cervello s’avrebbe da discutere assaissimo: giusto ieri furono infatti fermati ed interrogati un 40enne con passaporto portoghese ed un 50enne con passaporto italiano, palesi autori – certezza granitica, quella che viene espressa dai portavoce di ministero pubblico e Polcantonale – degli atti di cui trattasi.
All’identificazione di entrambi i soggetti, che sono residenti nel Mendrisiotto, gli inquirenti per la Polcantonale sono giunti “grazie ad un articolato lavoro di approfondimento avviato sùbito dopo i fatti”. E sentite un po’ la metodologia operativa del fraterno duo di fracazzoni: giterella automotiva a tarda ora, uno al volante e l’altro a lanciare materiale pirotecnico dal finestrino dell’auto. Quando c’è l’intelligenza, del resto, a che mai servono altri strumenti? A proposito: il “dossier” è aperto sulla scrivania del procuratore pubblico Roberto Ruggeri, ed in carico sia al 50enne sia al 40enne stanno contestazioni quali danneggiamento ed uso delittuoso (in subordine, uso colposo) di materie esplosive. A questo punto, proprio curiosi si è un po’ tutti di sentire le spiegazioni e le scuse che arriveranno…