Poca la merce, cocaina per sette grammi ed eroina per tre, con il corredo di qualche centinaio di franchi; molti invece gli elementi di sospetto, essendo questa soltanto una tra le propaggini di un’inchiesta antidroga in corso da tempo e nel cui contesto, meno di due mesi addietro, fu tratto in arresto un 22enne albanese residente in Albania ma trovato all’opera – spaccio di sostanze stupefacenti l’addebito mosso – in territorio di Bellinzona, quartiere Sementina. A finire in manette è stato questa volta un 53enne svizzero con domicilio a Bellinzona quartiere Giubiasco; alla porta dell’uomo gli agenti della Polcantonale hanno bussato martedì scorso, così finalizzando un ramo delle indagini svolte in collaborazione con colleghi della Polcom della capitale. Sul 53enne sono puntati i fari per il presunto coinvolgimento in un traffico di cocaina oltre che per il favoreggiamento del 22enne, di cui egli stesso avrebbe “garantito” la permanenza in Ticino. Ipotesi di reato iscritte nel “dossier” di cui è titolare la procuratrice pubblica Anna Fumagalli: infrazione alla Legge federale sugli stupefacenti, contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti, infrazione alla Legge federale sugli stranieri.