Verza, sedano, porri, cipolla bianca, carote, costine di maiale, cotenna di maiale e piedini di maiale se si vuole, brodo di carne, salamìtt verzìtt, olio e aceto, luganighe, burro, concentrato di pomodoro e poi vino bianco secco senza che si ecceda e quel paio di foglie di alloro e burro poi pepe e sale per aggiustare il gusto. Semplice in apparenza, ma frutto di tradizionale sapienza, la ricetta di una sacrosanta “cassoeula” per la cui preparazione sono richiesti mano lesta e tempo; interpretazione letterale data a suo modo da più furfanti – l’ipotesi dell’azione solitaria sarebbe da escludersi per evidenze pratiche – che ad Erba (Como) frazione Casiglio, giovedì scorso, si sono introdotti negli ambienti dell’oratorio e si sono appropriati indebitamente di buone 200 porzioni del manicaretto, peso effettivo stimato fra i 70 ed i 100 chilogrammi, il tutto preparato nel corso della mattinata dagli organizzatori della patronale in onore di santa Maria Assunta; furto che, al di là del controvalore economico, è stato anche motivo di scorno per cucinieri e loro collaboratori, dovendosi provvedere rapidamente in vista delle celebrazioni effettivamente inauguratesi ieri, sabato 23 settembre. Indagini in corso, con un interrogativo supplementare: a quale fine, un simile atto?