Home NEWS IN HOME È morta Ruth Ann Buzzi, la figlia del Ticino che vinse un...

È morta Ruth Ann Buzzi, la figlia del Ticino che vinse un “Golden globe”

7
0

Nell’elenco dei ticinesi celebri, sulle pagine “OltreconfiniTi” che costituiscono uno tra i contributi più preziosi nel sito InterNet dell’Amministrazione cantonale, al suo profilo corrisponde ancora un “1936-vivente”. Causa complicazioni dell’Alzheimer da cui era stata colpita nel 2012, con aggravamenti dello stato di salute ancora nel 2022 per ripetuti infarti, da ieri ovvero giovedì 1.o maggio non è più di questo mondo l’attrice Ruth Ann Buzzi, un “Golden globe” vinto nel 1973, cinque volte in “nomination” per gli “Emmy award”, in bacheca un “Topaz award” (2014), introdotta nella “Hall of fame” della “National association of broadcasters” (2002) più una serie di altri riconoscimenti; il giusto o forse meno del giusto, se si considera una carriera sviluppatasi per 52 anni (1969-2021) nel cinema e per 43 anni (1964-2007) in tv ed a fianco di personaggi che hanno fatto la storia dello spettacolo. Il decesso a Stephenville, nel Texas.

Figlia dello scultore Angelo Pietro Buzzi da Arzo (ora quartiere di Mendrisio) e di Rena Pauline Macchi da Gloucester nel Massachusetts e con chiara origine insubre, Ruth Ann Buzzi era venuta alla luce nel luglio 1936 – appena 13 anni dopo l’arrivo del padre su suolo statunitense – a Westerly, nel Rhode Island, e crebbe a Wequetequock frazione di Stonington, nel Connecticut; scuole superiori “in loco” (fu anche reginetta delle “cheerleader”), poi l’accesso al “Pasadena playhouse college of theatre arts” (corsi ultimati a 21 anni, nel frattempo già varie attività professionali sino a New York). Fra le produzioni televisive che giunsero in Europa, e che tra l’altro circolarono ai primordi dell’emittenza privata in Italia, anche “Love american style”, “Love boat” e “Chips”. Amata, stimata, sorridente, una forza della natura, dicono ora di lei, con apprezzamenti per le varie iniziative caritatevoli intraprese oltre che per un innato buon gusto; in particolare, fu collezionista di auto d’epoca insieme con l’attore e sceneggiatore Kent Perkins, che divenne suo secondo marito nel 1978 (dopo Basil “Bill” Peter Keko, suo agente, cui era stata legata dal 1965 al 1975).