(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.21) Ancora sotto scacco delle tensioni commerciali fra Pechino e Washington – potrebbero addirittura decorrere da domani i nuovi dazi di Washington, con incidenza sino ad un quarto del valore di specifici prodotti di importazione – le Borse europee nell’avvio delle odierne contrattazioni ed in settimana che è destinata a chiudersi in perdita; nessuna eccezione per quanto riguarda Zurigo, il cui “Swiss market index” ha accusato una perdita rilevante (meno 1.99 per cento) ritrovandosi a quota 9’430.30 e soffrendo sugli ovvi punti deboli in simili situazioni, vale a dire i finanziari (“Ubs group Ag”, meno 3.03; “Credit Suisse group Ag”, meno 3.35) ed il lusso (“Compagnie financière Richemont Sa”, meno 2.78 dopo lunga permanenza nello sgradito ruolo di lanterna rossa). Pressione generale, il solo titolo “Alcon incorporated” in cifra verde (più 0.78), singolare il comportamento di “Roche holding Ag” che, da capofila dei resistenti a ridosso della parità, è slittato infine ad un cedimento sul due per cento secco. Fuori dal listino principale, botto per il gruppo di partecipazioni industriali ginevrino “Perrot Duval”, cui giova – più 40.28 per cento al controvalore di 101 franchi netti il pezzo, ritorno sui livelli dell’aprile 2009 e sostanziale raddoppio della quotazione rispetto al minimo di fine dicembre 2018 – la firma sul contratto di cessione della divisione “Infranor”, specializzata in automazioni e robotica, alla cinese “Guangzhou Haozi industrial”. Dalle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, meno 1.69; Ftse-Mib a Milano, meno 1.82; Ftse-100 a Londra, meno 0.87. In assestamento New York, pur con flessioni fra lo 0.26 e lo 0.41 per cento sugli indici di riferimento. Euro in calo a 113.9 centesimi di franco.