(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 9.53) Mai dare per certo un “effetto-Xerox”, quando si discute di trattative parallele: in altri termini, quel che funziona tra Mario e Luisa può non funzionare tra Mario e Giovanna, non perché Mario diventi automaticamente bigamo ma in ragione del differente livello di rapporto. Da prendersi dunque con beneficio di inventario la fiammata di entusiasmo manifestatasi stamane sulle principali piazze borsistiche europee dopo l’accordo raggiunto tra Washington e Tokyo in materia di dazi: ciò non significa in alcun modo che una soluzione sia stata trovata sull’asse tra Washington e Bruxelles, quest’ultima purtroppo condizionante per le sorti dell’Europa pur non rappresentandola. I numeri dicono che un refolo di ottimismo c’è, e dunque: “Swiss market index” a Zurigo, d’un balzo sopra la linea dei 12’000 punti e riscontro ultimo a quota 12’051 punti circa, con progresso pari all’1.32 per cento; battente “Lonza group Ag” (più 6.74 per cento), apprezzata “Alcon incorporated” (più 2.44); “Swisscom Ag” (meno 0.27) unico titolo sotto misura. Dall’allargato lo slancio di “Temenos group Ag” (più 15.51). Così nel resto dell’Europa: Dax-40 a Francoforte, più 0.65 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 1.10; Ftse-100 a Londra, più 0.40; Cac-40 a Parigi, più 1.17; Ibex-35 a Madrid, più 0.53. Cambi: 92.98 centesimi di franco per un euro, 79.18 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in flessione al controvalore teorico di 93’855 franchi circa per unità.