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Dall’Illinois un Prevost che diventa papa. E che si batterà da Leone (XIV)

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.40) Robert Francis Prevost, 70 anni da compiersi il 14 settembre, statunitense di Chicago (Illinois) con origini francesi, italiane e spagnole, con il nome di Leone XIV, è il 267.o pontefice della Chiesa cattolica universale. L’elezione questo pomeriggio, alla quarta votazione (terza nel secondo giorno del conclave), dunque con superamento della soglia fissata ad 89 voti (133 gli elettori); alle ore 18.08 la fumata bianca, alle ore 19.13 l’uscita del cardinale protodiacono Dominique Mamberti per l’“Habemus papam”. Il nuovo vicario di Cristo, un agostiniano, ultimo incarico come amministratore apostolico della Diocesi di Callao (Perù) – missionario per 20 anni – e poi prefetto del Dicastero per i vescovi, lauree in filosofia ed in matematica, chiude una sede rimasta vacante per 17 giorni dal decesso di papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio. L’ultimo pontefice a scegliere il nome Leone era stato il romano Vincenzo Gioacchino Raffaele Luigi Pecci (1810-1903), eletto nel febbraio 1878 e celebre tra l’altro per l’enciclica “Rerum novarum”. Ad accogliere le prime parole del novello pontefice (“Siamo tutti nelle mani di Dio, il male non prevarrà. Voglio camminare insieme con voi, per proclamare il Vangelo, per essere missionari”), una folla di decine di migliaia di persone affluite in piazza San Pietro e disseminate lungo via Della Conciliazione. La prima preghiera collettiva: una “Ave Maria”.