La truffa del “falso nipote” gli era riuscita, nel Luganese, e probabilmente quello non era stato nemmeno l’ultimo colpo messo a segno o almeno tentato; ma non era passato inosservato, ed a distanza di qualche tempo il suo percorso criminale è stato stroncato da agenti della Polcantonale che l’hanno fermato e tratto in arresto a Bellinzona quartiere Monte Carasso. In manette, stavolta come ci consta dall’informativa odierna del ministero pubblico, un 50enne polacco residente in Polonia e che non fa onore al popolo polacco, motivo già questo bastevole per una condanna morale; dal momento che suo bersaglio era stato un anziano e che con i soliti trucchi erano stati “sfilati” valori per varie migliaia di franchi, si confida nella mano pesantissima del magistrato giudicante, dovendosi una buona volta giungere a far capire che in Ticino ed in Svizzera simili delinquenti non hanno diritto ad alcun riguardo. Arresto avvenuto martedì 28 marzo, sull’esito di attività investigativa condotta con il supporto tecnico di effettivi della Polcom Lugano che nelle ultime settimane sono stati particolarmente sollecitati in questo àmbito (episodi del genere, tra l’altro, sono stati rilevati nell’interno Sottoceneri); a carico del malvivente figurano addebiti per truffa aggravata, infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale, guida in stato di inattitudine e, di passaggio, contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti. Inchiesta nelle mani della procuratrice pubblica Valentina Tuoni.