Sette cuccioli di carlino provenienti dalla Bulgaria, destinati al mercato elvetico e condotti regolarmente allo sdoganamento sulla frontiera d’ingresso a Chiasso-Brogeda, sono stati posti sotto sequestro lunedì 4 settembre – di stamane l’informativa – su intervento dapprima di operatori dell’Ufficio federale dogana-sicurezza confini e poi di specialisti dell’Ufficio del veterinario cantonale: al transito dall’Italia verso la Svizzera, i passaporti dei singoli animali sono risultati contraffatti ovvero tali da poter far presumere che da una parte siano state aggirate le regole sanitarie e, dall’altra, le date di nascita siano state alterate in modo da trasformare animali non vendibili in animali vendibili. I cuccioli, che erano contenuti in due gabbie nel baule di un Suv con targhe svizzere, sono stati prelevati e posti in isolamento nell’attesa che sia compiuto il tempo necessario prima di una consegna ai destinatari. Da definirsi la posizione della donna – una cittadina serba – che era alla guida del veicolo e l’entità delle sanzioni.