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Covid-19, ultima stretta: niente bar e ristoranti, restano i servizi di base

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 20.17) In sintesi, come da indicazioni uscite questo pomeriggio dalla conferenza-stampa tenuta dai membri del Consiglio di Stato “in corpore”, il nuovo pacchetto di provvedimenti adottati e messi in campo nella lotta al Covid-19 sul territorio ticinese:

  • chiusura al pubblico di tutti gli esercizi non compresi in precedente elenco, e dunque bar (compresi quelli annessi alle pasticcerie e quelli delle stazioni di servizio), “pub”, strutture agrituristiche, gelaterie, ristoranti, alberghi, campeggi, capanne e strutture varie). Resta invece consentita l’attività di quanti operano con servizio di consegna a domicilio. In funzione anche le mense sociali, le mense aziendali, le mense delle case anziani e le mense degli ospedali;
  • chiusura al pubblico delle attività commerciali (negozi e strutture consimili) ad esclusione delle stazioni di servizio e dei punti-vendita in cui siano venduti beni di prima necessità come gli alimentari e gli articoli sanitari (farmacia);
  • chiusura al pubblico di barbieri, parrucchieri e centri di estetica; vietata l’attività a domicilio;
  • invito alla compressione di tutte le attività al minimo indispensabile, con ricorso massimo al lavoro ridotto ed introduzione (qualora ciò non sia ancora stato fatto) del ricorso a modalità igieniche straordinarie e ripetute;
  • sostanziale azzeramento delle attività di sportello nell’Amministrazione cantonale (analoghi provvedimenti sono già stati o verranno adottati nei Comuni), unica garanzia nei servizi di urgenza;
  • in funzione i servizi postali, bancari ed assicurativi, sempre con attivazione ed attuazione dei criteri di massima distanza possibile fra le persone;
  • alle aziende che offrono servizi di trasporto pubblico sotto concessione è stato inoltre inviato l’invito pressante a rimodulare l’offerta. Dei nuovi criteri e delle modalità di servizio in àmbito di trasporto ferroviario regionale (“Tilo”) è già stato fatto e pubblicato ieri l’elenco; gli operatori su altri sistemi in rotaia e su gomma saranno tenuti ad orientarsi sull’effettiva richiesta dell’utenza;
  • la vigilanza sulle disposizioni spetta a Polcantonale, Polintercom e Polcom.

Una serie di provvedimenti viene messa in campo a sostegno diretto di quanti operano nell’economia (per le aziende sarà in servizio già da domattina una linea telefonica dedicata, numero 0840.117112, attiva da domenica mattina). Procrastinazione per 60 giorni nei pagamenti delle fatture emesse a nome del Cantone; posticipo dell’invio delle dichiarazioni di imposta sino a martedì 30 giugno quale nuova data ultima.

Al di fuori di quanto pertinente all’autorità politica cantonale, infine, due aspetti primari: a) insieme con la sospensione delle sante Messe almeno sino a sabato 4 aprile (e c’è anzi il rischio di una Quaresima priva di celebrazioni sino alla vigilia della Pasqua; i sacerdoti potranno celebrare privatamente), celebrazione delle esequie in sola forma privata e sospensione delle attività in varie sedi (collegi e convitti); b) sospensione del reclutamento dell’Esercito, analogamente a quanto avviene sull’intero territorio della Confederazione.