(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 13.10) 12 casi in più sulle 72 ore del fine-settimana, e per di più essendo lampante l’acquisizione da ingressi sul territorio ovvero l’assenza (che si spera perduri) di focolai endemici, nulla cambiano al momento nella valutazione della pandemia da Covid-19 per quanto riguarda il Ticino: il numero dei contagi sale a quota 3’512, ma quello dei decessi rimane fermo (sin dall’inizio della seconda decade di giugno) a 350 unità; 926 (più uno) i dimessi da strutture nosocomiali, una sola persona rimane ricoverata. In termini generali, lo stato dell’arte rispecchia ora con margine nullo di approssimazione quanto formulato dal “Giornale del Ticino” nel modello di previsione statistica proposto mesi addietro, ovvero un decesso ogni 1’000 residenti ed un caso di contagio ogni 100, il tutto nello sviluppo a sei mesi dalla prima infezione constatata (martedì 25 febbraio, per l’appunto sei mesi addietro da oggi). Evidenze sul fronte nazionale: tra ieri e l’alba di oggi, 157 contagi confermati in laboratorio (ma sulla scorta di soli 4’310 “test”), per un totale di 40’060; cinque ricoveri (4’495); un decesso (1’721); in isolamento si trovano 1’739 persone, mentre 5’740 sono i contatti in quarantena e ben 15’033 sono gli individui messi in quarantena dopo l’ingresso in Svizzera.