(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 14.07) Non solo l’ennesima vittima, la 72.a nella fase corrente, la 1’067.a da quando esiste un computo ufficiale; nella sola quarta ondata della pandemia covidiana, il cui “terminus a quo” venne qui stabilito alla data di giovedì 29 luglio e dunque a cinque mesi e mezzo or sono, più contagi di tutti quelli registrati in Ticino dall’inizio della pandemia covidiana. A questa evidenza portano le cifre – tendenza peraltro prevista e già pubblicata – nel transito da ieri ad oggi: 1’549 i nuovi positivi nel volgere di 24 ore, uno ogni meno di 56 secondi, ovvero 34’114 durante la fase corrente a fronte di 33’781 fra prima, seconda e terza ondata. Sempre ai picchi l’occupazione di posti-letto in strutture nosocomiali: 178 infatti i degenti, di cui 162 in reparti ordinari e 16 in reparti di terapie intensive. Dilagante il “Coronavirus” nel sistema delle residenze per anziani con riferimento all’area della Svizzera di lingua italiana cioè a quanto pertinente alla “Adicasi”: pur essendosi ridotte a 12 (su 68) le strutture interessate, e ad onta di sei guarigioni dichiarate, altre 21 persone risultano essersi contagiati nelle ultime 24 ore, per un totale di 53 residenti in tale condizione; di più, due ospiti sono stati ricoverati causa aggravio del loro stato di salute; 394 restano i deceduti.
Sempre a passo lento la campagna vaccinale: su fotografia a ieri, lunedì 10 gennaio, la quota degli aventi diritto con mero trattamento di base (doppia somministrazione o singola somministrazione dopo guarigione del soggetto) si situa ad un semplice 70.9 per cento, segno del marginalissimo incremento dall’inizio del 2022 e, soprattutto, dell’ormai acclarato “no” alla vaccinazione da parte di tre abitanti su 10; al 31.3 per cento sul totale dei vaccinati si situa il gruppo dei “richiamati” ossia degli individui sottopostisi al “booster”; tale evidenza sale al 70.2 per cento fra le persone in fascia “Over 65”. 611’361, infine, le dosi somministrate utilmente.