(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 16.12) Raccontano, in più farmacie di più àmbiti territoriali in Ticino, che tornano a salire le richieste di tamponi e che per un tampone “libero” ne vengono individuati due positivi; e forse è questa una stima in eccesso, si sa bene quanto la percezione tenda ad ingigantire i fatti. Lasciamo quindi da parte la mera narrazione, che giunge tuttavia sul piede di più riscontri da fonti distinte ma con identico messaggio, e guardiamo anche oggi in faccia la realtà covidiana del Ticino: i numeri peggiorano, peggiorano in modo sensibile, non foss’altro per un’altra vittima che si aggiunge alle 1’143 registrate dall’inizio della pandemia ed alle 148 pertinenti alla sola quarta ondata della pandemia da “Coronavirus”. Poi: si ribadisce la quadrupla cifra per quanto concerne i nuovi contagi nell’arco delle 24 ore, 1’299 i positivi da ieri all’alba di oggi, media uno ogni 66 secondi (erano stati 1’086, a titolo di raffronto, nel transito dall’altr’ieri a ieri); pur nell’assai differente tasso di letalità, è come se nello spazio di tre giorni si consumasse l’identico bollettino drammaticamente posto agli atti al tempo della prima ondata; e attenzione, sottolinea l’esperta interpellata giusto stamane, la variante “Omicron 2” ha sui pazienti un peso maggiore rispetto alla precedente, bronchite pesante, crescente rischio di ricovero. La richiesta di posti-letto in ospedale, del resto, rimane alta: 112 ora i degenti, di cui 102 in reparti ordinari e 10 in reparti di terapie intensive.
Doverosamente riportansi anche i totali dei contagi: 127’521 nel complesso, 93’840 nella sola fase corrente; in quota, il 73.58 per cento. La preoccupazione è palpabile, infine, nel momento in cui trae spunto dallo stato dell’arte nel sistema delle case per anziani: 20 su 69 le strutture colpite (si ricordi: il valore era stato ricondotto a zero pochi mesi addietro), e per effetto di 23 nuovi contagi contro 19 guarigioni si fissa a 130 il numero degli ospiti infettati. Per due residenti si è nel frattempo reso necessario il ricovero; non vi è notizia di altre vittime, oltre alle 409 già note, per Covid-19, ma due sono i decessi in più per cause asseritamente non covidiane (dato contestuale all’epidemia: 1’834). Campagna vaccinale: ferma al 72.3 per cento sull’universo degli aventi diritto la quota dei trattamenti di base somministrati (doppia vaccinazione o singola vaccinazione dopo guarigione del soggetto); “booster” solo al 46.0 per cento del totale, con rilevazione apprezzabile sugli “Over 65” (78.7 per cento, cioè quasi quattro su cinque); 671’368 le dosi utilizzate in modo proficuo.