Diremo oggi, a distanza di un anno esatto dal momento in cui riportammo in cronaca l’avvenuto ricovero di un 70enne alla “Clinica luganese Moncucco”, che mai in quel momento si sarebbero immaginate la tempesta e la tragedia e la sofferenza e l’incertezza di cui il “Coronavirus” si sarebbe fatto latore; né si sarebbe immaginata la vastità dell’incertezza – l’uomo è per sua natura disposto ad accettare l’incerto, purché di esso si conoscano un inizio ed un punto di arrivo, almeno a titolo di orientamento – che a tutt’oggi ci avvolge pur nell’evidenza dell’esservi una soluzione, ed una soluzione in essere, per quanto condizionata da ancora marginali disponibilità di vaccino oltre che di formule di somministrazione in tutto e per tutto vicine alla popolazione. E diremo anche delle cifre, che pur in assenza di nuovi decessi sul territorio cantonale (le vittime restano 956, di cui 350 nella prima fase della pandemia e 606 nella seconda) non inducono a valutazioni dall’immediato conforto: 52 i nuovi positivi nell’arco di 24 ore da ieri all’alba di oggi, per un totale di 27’862 contagiati; cinque nuovi ricoverati in compresenza di quattro dimissioni da strutture nosocomiali; 72 in tutto i soggetti ricoverati, e di loro 11 versano tuttora in reparti di terapia intensiva.
Non si schioda poi dal sette per cento il tasso di incidenza dei positivi sul totale dei tamponi effettuati e sottoposti ad anaisi di laboratorio (riferimento: martedì 23 febbraio, 683 “test”); su evidenze odierne, 344 le persone sottoposte al regime di isolamento, 498 quelle cui è stata imposta la quarantena. Fronte delle vaccinazioni: 35’508 le dosi somministrate, sempre secondo la catena di priorità stabilita e secondo le prenotazioni nelle strutture preposte; 12’019 gli individui che hanno avuto accesso alla vaccinazione completa (prima e seconda dose), 11’470 quelli che per ora hanno ricevuto la sola prima dose. Sempre a zero tutti i valori numerici pertinenti al sistema delle residenze per anziani. Nessuna classe in quarantena tra istituti scolastici obbligatori ed istituti scolastici post-obbligatori