(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.28) Pesano come un macigno, ancorché rappresentino in blocco un fine-settimana e pertanto siano da distribuirsi sul periodo, i numeri delle ultime 72 ore dal Ticino in lotta contro il “Coronavirus”: la fase di apparente stabilità comporta tuttora quasi 750 nuovi contagi ogni giorno, effettivi 2’219 da venerdì all’alba di stamane, per un totale di 117’922 positivi dall’inizio della pandemia e di 84’141 positivi nel contesto della quarta ondata. E pesante, pesantissima – si ricordi: mancano tre giorni ai due anni dalla notizia del primo decesso su suolo cantonale – è l’evidenza di altre quattro vittime, cioè 138 nella fase corrente e 1’133 dall’inizio. 1’133 decessi in 727 giorni, ovvero 1.56 il giorno, ovvero poco sopra la media riscontata in questo “week-end” e non molto di più rispetto alla media del periodo. Pari se non superiore motivo di preoccupazione giunge dai dati ospedalieri: sono ora 86, in netto aumento, i posti-letto occupati in strutture nosocomiali a causa del “Coronavirus”, ed in doppia cifra, anzi quasi con raddoppio rispetto alle cifre pubblicate venerdì scorso, sono i degenti (11) ospiti di reparti di terapie intensive.
Dall’incrocio fra fonti distinte emerge inoltre che una tra le vittime del fine-settimana proviene dal sistema delle case per anziani, dove nel complesso sono stati registrati 406 morti per Covid-19 e, nel contempo, 1’806 morti (tre nelle ultime 72 ore) per cause indicate come “altre”. 11 restano le residenze colpite dal morbo, 71 in tutto gli ospiti contagiati con saldo pari a zero (otto guariti, otto nuovi infetti). Fermi infine a venerdì i riscontri pertinenti ad una campagna vaccinale in fase di stanca: trattamento di base erogato al 72.2 per cento degli aventi diritto, “booster” utilizzato dal 45.7 per cento dell’universo considerato, quota gradiente al 78.6 per cento nel caso degli “Over 65”.