(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 14.03) Quanto sia effettivamente grave lo stato dell’arte in materia di pandemia covidiana su suolo ticinese, a distanza ormai di 25 mesi dal primo caso conclamato di contagio, ci dice e ci spiega il bollettino di giornata – valenza sulle ultime 71 ore, essendone mancata una per cause esogene – dal Dipartimento cantonale sanità-socialità: quattro in più le vittime, per un totale di 1’154 dall’inizio del computo e di 25 nel contesto della quinta ondata (“terminus a quo”: sabato 5 marzo); 1’556 i nuovi positivi, per un totale di 22’353 nella fase corrente e, dopo rettifiche dei dati complessivi, 138’056 quelli registrati dalla terza decade di febbraio 2020. Sempre in tripla cifra i posti-letto occupati in strutture nosocomiali, risultando 120 i degenti (114 in reparti ordinari, sei in reparti di terapie intensive); invariata nella sostanza, il che costituisce motivo di allerta, la situazione nelle case per anziani, constando 39 nuovi casi a fronte di 44 guarigioni; 22 le strutture colpite dal “Coronavirus”, nessun altro decesso per Covid-19 (410 quelli elencati), nove i morti per cause asseritamente non covidiane. Novità assenti dal fronte vaccinale: ferma al 72.3 per cento la quota di coloro che si sono sottoposti al trattamento di base, sorprende l’ormai cristallizzatasi bassa adesione al “booster” (richiamo: 46.2 per cento sul totale).