Altro giro di vite, in chiave di prevenzione dal “Coronavirus”, per quanto riguarda gli ambienti comunitari su suolo ticinese: nuovi provvedimenti sono stati infatti adottati dai membri del Consiglio di Stato durante la seduta di ieri, tema precipuo la verifica della situazione epidemiologica stante l’avanzarsi della cosiddetta “variante omicron”. Scuole: niente rinvii, dunque regolare ripartenza lunedì 10 gennaio, nessuno escluso anche perché non constano quarantene residue (questo, almeno, secondo l’elenco ufficiale pubblciato sul sito InterNet del Dipartimento cantonale educazione-cultura-sport); obbligo tuttavia di utiizzo della mascherina protettiva a partire dalla classe prima elementare; decisione in essere e con validità sino a venerdì 25 febbraio. Contesti sportivi e culturali: per ogni evento in cui sia previsto l’afflusso di oltre 1’000 persone, spettatori o visitatori saranno tenuti a presentare un “certificato Covid” di tipologia 2g, ad indossare la mascherina, a rimanere seduti e, qualora vogliano bere o mangiare qualcosa, ad effettuare tali consumazioni nelle sole strutture deputate alla ristorazione. In stadi ed affini saranno da utilizzarsi i soli posti nelle tribune, tra l’altro con limitazione del numero di spettatori o di visitatori a due terzi della capacità degli impianti o dei complessi.