Home CRONACA Covid-19, in Ticino contagi a migliaia. Case anziani, colpite tre su 10

Covid-19, in Ticino contagi a migliaia. Case anziani, colpite tre su 10

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 14.46) Più di 1’000 nuovi contagi in 24 ore, più di 100 ricoverati in strutture nosocomiali, più di 10 degenti in reparti di terapie intensive; solo l’assenza di altri decessi (totale 1’143, di cui 148 nel contesto della presente quarta ondata) impedisce di qualificare come “altamente problematico” lo stato dell’arte in cui il Ticino versa oggi per causa covidiana, a distanza di quasi 25 mesi dal primo manifestarsi della pandemia da “Cororonavirus”. Numeri pesanti, tutti o quasi, chi voglia leggerli ed interpretarli al di là dell’essere palese la minor letalità della presente variante “Omicron”, nelle sue due o tre declinazioni di cui ci riferisce il mondo scientifico, per esempio rispetto alla variante “Delta”: a valori rettificati ed aggiornati, 1’086 casi in più, come dire 126’322 dall’inizio del computo e 92’541 nel tempo ultimo (“terminus a quo”: giovedì 29 luglio 2021). 105 i degenti, di cui 94 in reparti ordinari ed 11 in reparti di terapie intensive; in crescita non spiegabile la nuova diffusione del morbo nel sistema delle case per anziani, constando 20 guarigioni a fronte di 28 altri positivi e, pertanto, ben 128 residenti sotto trattamento in un totale di 20 strutture su 69; peggiora anche il quadro dei ricoveri, uno in più, per totali 157; nessun decesso per Covid-19 (409 le vittime dall’inizio della pandemia), sette invece i morti attribuiti ad “altra causa” (contestualmente alla pandemia, pertanto, nell’elenco compaiono a questo punto 1’832 nomi).

Dopo un “buco” di sei giorni, infine, notizie attendibili sull’andamento della campagna vaccinale: che è quanto mai statica cioè ferma, guadagnato uno 0.1 per cento in due settimane per quanto concerne la copertura con trattamento di base (72.3 per cento degli aventi diritto); sale nel frattempo al 46.0 per cento la quota dei soggetti sottopostisi al richiamo (“booster”), con punta al 78.7 per cento fra gli “Over 65”.