(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 15.31) Non ci si abitua alla morte nei tempi ordinari, nemmeno sapendosi che essa è inevitabile, parte del nostro esistere su questa Terra, dazio da pagarsi per l’aver respirato ed amato; inumano sarebbe allora il chiudere gli occhi per un attimo davanti ad altri quattro che in Ticino hanno chiuso gli occhi per sempre, e dopo aver lottato, sofferto, resistito, eppure sono dovuti soccombere al nemico invisibile che si chiama “Coronavirus”, e che i nostri figli ed i nostri nipoti, si spera nel rispetto di quanti ci hanno lasciato, serberanno nella memoria come spartiacque. Quattro altre, nelle ultime 24 ore a stamane, e fanno 295, e ci si avvicina allora all’inverarsi di quel drammatico punto stimato settimane addietro sul grafico dei decessi, sicché in ultimo uno su mille non ce l’avrà fatta, ma potrebbe anche risultare – lo si teme, di ciò si ha anche compendio sommario in statistica – che si sarà infine perso uno ogni 200 fra gli “Over 65”.
Null’altro possono dirci dallo Stato maggiore cantonale di condotta e dall’Ufficio del medico cantonale, nulla che sia consolante e che autorizzi a credere all’immediata uscita dal “tunnel”; destano semmai nuova preoccupazione i 24 nuovi casi di contagio registrati, per un totale di 3’089 acquisiti nell’ufficialità a partire dal “paziente uno” di quasi due mesi addietro. Ancora tante, 213, le persone ricoverate; per 32 di loro tifiamo disperatamente, sapendole alle prese con l’intubazione, e lì la discriminante è un soffio; 42 in tutto coloro che versano in terapia intensiva, essendo dunque 10 le situazioni meno gravi; 171 gli ospiti in reparti Covid-19. Una riflessione, e con questo ci si congeda ma avendo sempre troppi interrogativi piantati nela mente, si impone poi sul rapporto tra nuovi contagiati e neodimessi: 24, come detto, su quel piatto della bilancia ossia in entrata; 22, per un totale di 661, su questo ossia in uscita. Coda dell’epidemia, sostengono taluni virologi; ma ad allarmare è non già il punto di arrivo, quanto quello di partenza. Cosa su cui dovrebbero porsi qualche domanda anche a Berna: raccontano, dal portale www.corona-data.ch, che i morti in Svizzera per “Coronavirus” sono ora 1’495, a riscontri aggiornati da 15 Cantoni su 26, e che i contagiati sono aumentati di 106 unità per un totale di 27’926.