(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.20) Niente altre vittime (restano 1’103) ma permanenza dei nuovi contagi in quarta cifra (1’008), e soprattutto il rilevante grado di occupazione dei reparti ospedalieri, quali punti cardinali per una corretta indagine sullo stato dell’arte del Covid-19 in Ticino. I positivi, avantutto: con l’aggregazione del dato ultimo, 63’174 diventano i casi conclamati nel contesto della quarta ondata (“terminus a quo”: giovedì 29 luglio 2021), per un totale di 96’955 casi dall’inizio del computo (terza decade del febbraio 2020); in proiezione, ciò significa che domenica si giungerà alla sesta cifra, di fatto ad indicazione dell’essersi ammalato il 30 per cento della popolazione cantonale. Dai nosocomi, inoltre, statistiche proiettate verso l’alto con 186 posti-letto occupati, ovvero 172 in situazione ordinaria e 14 in aree deputate alle terapie intensive. Sostanzialmente invariato il quadro nel sistema delle 69 residenze per anziani: 14 gli istituti in cui il “Coronavirus” resta presente, nessun nuovo ricovero e nessun decesso, 16 le guarigioni ma 14 in più gli infetti delle ultime 24 ore, 44 i positivi residui. Nessun aggiornamento disponibile in materia di campagna vaccinale: trattamento completo (cioè di base: doppia somministrazione o singola somministrazione dopo guarigione del soggetto) per il 71.6 per cento degli aventi diritto, “booster” al 43.2 per cento sul totale, quota gradiente al 77.3 per cento sul totale nel caso degli “Over 65”. Scompare infine per atto burocratico, cioè in forza delle decisioni assunte ieri nella seduta del Consiglio federale, la quarantena dei contatti; per ovvia conseguenza, dalle ore 0.00 di oggi, giovedì 3 febbraio, non vengono più decretate quarantene di sezione negli istituti scolastici (come si ricorderà, per intervenuta modifica al quadro legislativo il computo era già stato ridotto alle sole scuole dell’infanzia).