(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.37) Arriverà qualcuno, adesso, ad affermare che forse siamo alla vigilia o al prodromo della quarta ondata coronavirale: grazie, nella realtà ci siamo dentro da più di tre settimane, lo dicevano le cifre costanti nella crescita dei nuovi contagi e lo chiarivano i piccoli scostamenti – piccoli, e tuttavia quasi unidirezionali – per quanto riguarda i posti-letto occupati in strutture nosocomiali. Dal fine-settimana un allarme per il Ticino: avantutto per i 135 casi nell’arco delle 72 ore, farebbero 45 il giorno, appena al di sopra della media riscontrata a partire da giovedì 29 luglio, evidenza per la prima volta in quadrupla cifra nel periodo (1’111 gli infetttati) e si ricordi il fatto che più di metà della popolazione avente diritto al vaccino è già giunta a fine trattamento, ergo l’universo in cui si manifestano questi nuovi positivi misura meno della metà degli abitanti del Cantone; il totale dall’inizio della pandemia sale a 34’892 persone, con 997 vittime (dato invariato). Più preoccupante ancora l’incremento nei ricoveri: erano 19, e già in linea ascendente, al riscontro di venerdì ultimo scorso, e sono invece 32 all’alba di oggi, tra l’altro con quattro (più uno) pazienti in reparti di terapie intensive. Altra tacchetta (più 0.1 per cento, a 54.4 per cento sul totale) per quanto riguarda la quota di vaccinati “completi”, che sono ora 191’070 (278 in più rispetto a venerdì) con effettive 404’980 dosi somministrate. Nessuna variazione dichiarata nel sistema delle residenze per anziani.