(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 15.51) Non lo “zero” sperato, stamane, dalle rilevazioni dei decessi su suolo ticinese a causa del Covid-19; sarebbe stato il terzo consecutivo, cosa mai vista dall’inizio della fase acuta della pandemia, e forse era troppo pretendere quale conferma immediata dei successi che si conta di conseguire sull’avvio della cosiddetta “fase due”. Una vittima in più, nelle ultime 24 ore sino all’alba di oggi, si iscrive infatti al lungo elenco dei lutti di cui è causa (o concausa determinante) il “Coronavirus”; con questo, 341 i nomi in lista. Quattro i nuovi contagi, per un totale di 3’772 a decorrere da quel martedì 25 febbraio in cui si ebbe prima certezza di un caso positivo, sempre ferma restando la possibile discrasia tra quanto consegnato dall’ufficialità all’ufficialità e quel che si potrebbe presumere circa precedenti contatti con il morbo, soprattutto laddove si confermi l’ipotesi dell’accrescimento del rischio e dell’aggravamento della malattia in presenza di contatti ripetuti (nella sostanza, taluni o forse non pochi sarebbero guariti dopo primo – ma non reiterato – contatto a carica virale. In ospedale ancora 76 persone, 67 delle quali in reparto “ordinario”; nove i soggetti in terapia intensiva; di questi ultimi, sette rimangono intubati; due, per un totale di 851, sono infine le dimissioni da strutture nosocomiali. Cifre a livello nazionale, sempre su rilevamenti dei compilatori del portale www.corona-data.ch: ad un computo sull’aggiornamento da 16 Cantoni, 1’870 i morti accertati, 30’243 i casi accertati; immutata la scala per ordine di grandezza (Vaud, 5’388 contagiati; Ginevra, 4’976; Zurigo, 3’566; Ticino, 3’272).