Home CONFINE Contrabbando grandi marchi, stroncato traffico da Hong-Kong al Varesotto

Contrabbando grandi marchi, stroncato traffico da Hong-Kong al Varesotto

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Come si fa per importare beni di lusso evitando dazi ed Iva? Si fa con il solito trucco: quale destinatario, inserire un soggetto esente. Qui, nientemeno che una base militare Usa su suolo italiano, dove ovviamente nulla sapevano di dover ricevere qualche esemplare di orologi originalissimi, per carità, e dai marchi primari quali “Rolex”, “Bulgari”, “Chopard”, “Cartier”, Iwc e “Panerai”. Ecco perché, sull’“input” venuto da un collaboratore di una delle società coinvolte, nelle scorse ore effettivi della Guardia italiana di finanza in Varese hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo a carico di tre persone fisiche e di due persone giuridiche, in sostanza per il reato di contrabbando aggravato per tramite dello scalo aeroportuale di Malpensa (Varese) dove la merce giungeva da Hong-Kong con false fatture per la consegna ultima: per l’appunto una base militare, che gode dei benefici dell’extraterritorialità.

Impressionanti i numeri: 64’000 pezzi transitati fra il 2020 ed il 2022 con un totale di 80 operazioni, conniventi – secondo l’ipotesi di reato – i responsabili di due società di spedizioni; controvalore dei beni stimato attorno ai 103 milioni di euro, diritti di confine evasi per circa 23 milioni di euro. Le referenze, secondo quanto accertato, finivano nel mercato ordinario cioè in vendita per contanti anche a commercianti che in tal modo si assicuravano un profitto e potevano praticare prezzi più convenienti rispetto agli importatori ed ai negozianti sulla filiera “legittima”.