Vedi un po’ come funziona oggi lo spaccio: ci sono quelli che si organizzano con il bivacco in un bosco e spuntano sulla strada nel momento in cui si ferma in sosta l’auto del cliente, e ci sono quelli che si parcheggiano sul divano e restano in attesa su “Instagram”, tanto prima o poi chi ha bisogno del prodotto si farà vivo. Proprio via “Instagram”, come emerso dall’interrogatorio di una 38enne individuata da agenti della Polizia di Stato attorno al mezzogiorno di ieri lungo via Filippo Turati a Como, si era organizzato uno spacciatore poi identificato e deferito all’autorità giudiziaria: ordinazione ricevuta, tipologia e quantità stabilite (nel caso di specie, hascisc per totali 20 grammi), uscita dall’abitazione, consegna nel “drive-in” improvvisato cioè attraverso il finestrino di un’auto nel frattempo fermatasi, mano destra per trasferire la droga e mano sinistra per ritirare i quattrini, rientro nell’antro o quel che fosse. Nessun esito ha avuto la perquisizione condotta nell’abitazione del soggetto, 34 anni, da Olgiate Comasco in Como. Quanto alla 38enne, la posizione è stata definita secondo dichiarazioni dell’interrogata, la quale ha affermato di essere sì giunta in via Filippo Turati per il ritiro della merce, ecco, ma per conto di terzi. Chi, per la precisione? Ah, il marito…