Ad ampio raggio, con interessamento di 10 città tra cui Milano, Bergamo, Lodi e Monza per stare a quelle geograficamente prossime, l’operazione “Domino” grazie alla quale nelle scorse ore è stata stroncata su suolo italiano – tale l’addebito di fondo: nove gli arresti, 17 le perquisizioni – un’organizzazione criminale di supporto finanziario, diretto o indiretto, alle attività dell’“Harakat al-Muqawama al-Islamiyya”, ossia il “Movimento islamico di resistenza” noto in sigla come “Hamas”. Minore eco, pur nell’evidenza di pari livello di allarme, hanno avuto giorni addietro il fermo e l’espulsione – con accompagnamento coattivo alla frontiera – di un 37enne bangladese stanziatosi nel Comasco e che nel Paese di origine, secondo accertamenti esperiti, era “parte attiva di un gruppo religioso islamico di matrice terroristica”, come da evidenze di indagine condotta in interlocuzione tra Direzione centrale Polizia di prevenzione, Direzione centrale immigrazione-polizia frontiere, Digos ed Ufficio immigrazione della Questura di Como. Il soggetto, già clandestino su suolo italiano e già inadempiente in febbraio all’ordine di lasciare il territorio tricolore, era stato messo nel mirino e seguito anche negli spostamenti, avendo tra l’altro tale soggetto inoltrato “in extremis” una richiesta di asilo politico, riuscendo nel frattempo ed in qualche modo a trovare un contratto di lavoro proprio a Como.
Una volta portate a termine le verifiche, ed una volta ricevuta comunicazione del “no” al riconoscimento della protezione internazionale (così i magistrati del Tribunale ordinario in Roma: per quanto giunto in Italia già nel 2021, l’uomo da un lato non si era integrato nel tessuto sociale e nel tessuto lavorativo e dall’altro era risultato contiguo a gruppi terroristici islamici), agenti della Polizia di Stato in Como sono intervenuti individuando il 37enne in un appartamento del capoluogo lariano e procedendo alla consegna del soggetto stesso agli operatori dell’Ufficio immigrazione; a seguire, pratiche per l’espulsione con decreto emesso dal prefetto della Provincia di Como e fatto eseguire dal questore di Como.



