Non immaginava, quando ha acquistato per strada (la zona, manco a dirlo, è quella di via Francesco Anzani a Como) una piccola quantità di marijuana, che la presenza sua e quella dello spacciatore erano state rilevate da alcuni privati cittadini e che i privati cittadini avevano sul cellulare un’applicazione denominata “YouPol” e per cui tramite fornire informazioni utili alle forze dell’ordine; per la precisione, egli non immaginava nemmeno che la palla di neve si sarebbe trasformata in slavina sulla sua testa, nel rispetto – s’intenda – di quel che può essere slavina di addebiti per reati commessi da un soggetto così giovane. Un 17enne residente a Cantù (Como), cittadino italiano di origini non precisate, è stato sottoposto nelle scorse ore a sanzione amministrativa per detenzione illecita di sostanze stupefacenti – marijuana, nella fattispecie – ad uso personale; marginale e non proprio degnissima di attenzione, così espressa, la notizia, quand’invece proprio durante gli accertamenti esperiti negli uffici della Questura del capoluogo lariano è emersa la presenza di una discreta serie di addebiti per vari furti commessi in vario tempo ed in vario luogo. Per gli eventuali provvedimenti da assumersi a carico del 17enne, nel frattempo riaffidato alla madre, sarà ora competente il pubblico ministero del Tribunale dei minori in Milano. In corso di analisi la posizione degli altri due ragazzi – entrambi 18enni – che formavano capannello con il 17enne.