Home CONFINE Como cintura: scatenano il caos, ma davanti ai poliziotti diventano agnellini

Como cintura: scatenano il caos, ma davanti ai poliziotti diventano agnellini

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Facile il prendersela con il personale medico e paramedico, lamentandosi di una presunta inadempienza o di una presunta trascuratezza nella presa in carico di un paziente proprio congiunto; davanti alle forze dell’ordine, chissà come mai, gli animi si chetano e gli spiriti bollenti si raffreddano d’improvviso. Risolto con le scuse e con una ramanzina da parte di agenti della Polizia di Stato in Como, fatto salvo il diritto degli offesi a procedere con querela di parte, il caso-caos generato nel pomeriggio dell’altr’ieri, lunedì 2 giugno, da un gruppo familiare affluito in massa al Pronto soccorso del “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como): qui i sanitari si sono trovati sotto assedio – insulti, minacce ed atti aggressivi, sta scritto nel rapportino di servizio – da parte degli accompagnatori di un 18enne per il quale in sostanza era preteso un trattamento in corsia di sorpasso su altri ospiti temporanei della struttura. La situazione si era fatta complicata al punto da indurre il responsabile del servizio a premere il cosiddetto “pulsante rosso” ossia ad attivare un sistema di emergenza a diretta ed immediata connessione tra personale sanitario ed operatori della sicurezza; tempo qualche minuto, attorno alle ore 17.30, ed i tumultuanti sono stati indotti a miglior consiglio ossia al silenzio ed alla presentazione delle scuse. Dovere di cronaca impone che si riferisca trattarsi di un 36enne di Sesto San Giovanni (Milano), di un 46enne di Cantù (Como) e di un 74enne di Muggiò (Monza-Brianza), ovvero tutte persone anagraficamente adulte.