Home POLITICA Come non detto: eliminato il taglio ai sussidi per l’assicurazione malattia

Come non detto: eliminato il taglio ai sussidi per l’assicurazione malattia

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È probabile che abbiate seguito sul serio, settimana dopo settimana, la “querelle” sul taglio dei sussidi per l’assicurazione malattia, materia oggetto di dolorosa sforbiciata al tempo dell’elaborazione del Preventivo 2025 del Cantone. Sorprendetevi: nel tempo di tre Pater noster, oggi, quei 10 milioni di franchi usciti dalla porta sono ritornati buoni buoni a casina, nel senso che si torna allo “status quo” e che la fresatura della spesa non vi sarà. A determinare l’inversione “ad U” è stata oggi una stretta maggioranza in Gran Consiglio a Bellinzona: 39 i parlamentari pronunciatisi per il mantenimento della riduzione, 45 quelli che si sono invece dichiarati in linea con un testo di iniziativa giunto dalle file dei neocentristi giàp, tre le astensioni; di massima, i 10 milioni di franchi in meno sono stati difesi da liberali-radicali, udicini e parte della Lega dei Ticinesi, mentre sull’altro fronte si sono schierati i “Verdi del Ticino”, i socialisti e la galassia non organica delle formazioni minori. A giustificazione dell’atto portato in aula, i neocentristi si sono in sostanza ancorati alla sopravvenuta disponibilità di risorse grazie alla distribuzione di dividendi della “Banca nazionale svizzera”; denari innegabilmente in entrata, aleatori per natura nel senso che la certezza dell’anno 2025 (su benefici afferenti al 2024) non è data per automatismo nell’anno 2026. Conseguenza effettiva: stante il superamento dell’oggetto, non vi sarà la votazione sul “referendum” già portato a compimento e corredato da circa 11’000 firme.