Impeccabili, bisogna riconoscerlo, i servizi di contorno al vertice Nato tenutosi in quel di Washington nel corso della settimana (sì, stiamo parlando del luogo in cui l’anfitrione Joe Biden presidente degli Stati Uniti ha presentato Volodymyr Zelenskyi indicandolo come “Putin”; vedasi in altra parte del giornale): ad esempio, ciascun delegato disponeva di una bottiglia di acqua minerale gassata e di una bottiglia di acqua minerale liscia direttamente al suo seggio. Entusiastico un “post” pubblicato su reti sociali a nome di “Us in Italy”, che è il profilo ufficiale dell’Ambasciata italiana negli Usa, sede per l’appunto a Washington: “Per sconfiggere il caldo, la Nato beve italiano”, e lì l’immagine dell’acqua “San Pellegrino” e dell’acqua “Panna”. Entrambi marchi da fonti in Tricoloria, sì, ma di proprietà elvetica; diciamo semmai che la Nato beve svizzero…