La scienza, si sa, ha bisogno di sostenitori; giusto allora che a Como, per dire, sia dato giusto lustro ai concittadini distintisi per meriti riconosciuti. Con una singolare mozione portata in Consiglio comunale, esponenti della maggioranza che fa capo al sindaco Alessandro Rapinese – quello che pare essere in perenne disfida con i ticinesi – hanno proposto che siano intraprese tutte le opportune e necessarie azioni affinché il termine “Volt”, unità di misura del potenziale elettrico, sia rimodulato in “Volta”, per memoria di Alessandro Volta. Ipotesi non peregrina: del resto, a titolo di paragone, parliamo di joule su energia-lavoro-calore a ricordo di James Prescott Joule, e di watt sulla potenza a ricordo di James Watt. Improbabile, tuttavia, che il testo della mozione abbia un séguito “tout court”: secondo l’estensore del testo, Alessandro Volta ha lasciato “un’impronta indelebile nella storia e della tecnologia” essendo “autore di una delle più grandi scoperte dell’umanità: la corrente elettrica”. Uh, interessante: peccato che Alessandro Volta sia “soltanto” l’inventore della pila elettrica, cioè del primo generatore statico di energia elettrica; la scoperta, in termini empirici, è documentata almeno dai tempi dei filosofi presocratici…