17 provvedimenti restrittivi della libertà personale sono stati eseguiti nelle scorse ore da uomini della Polizia italiana di Stato in Luino, su ordinanze emesse dal giudice delle indagini preliminari al Tribunale di Varese, per reati afferenti allo spaccio di droghe. Alto Varesotto la zona prediletta, e meglio con specifiche aree contigue o prossime alla frontiera, così intercettandosi clienti sia fra i domiciliati in Ticino sia tra i pendolari di confine. In carcere un 35enne italiano ed 11 cittadini provenienti dal Marocco, età comprese fra i 23 ed i 30 anni, tutti irregolari su suolo tricolore in quanto privi di permesso di soggiorno; obbligo di dimora nei Comuni di residenza, invece, per altri quattro uomini ed una donna, tutti italiani con residenza nel Luinese, tutti di età compresa fra i 25 ed i 48 anni. Le attività di vendita delle sostanze stupefacenti (hascisc, cocaina ed eroina le prevalenti; poi tutto dipendeva da eventuali richieste speciali o da improvvise disponibilità di magazzino) erano concentrate sui Comuni di Cugliate Fabiasco, Montegrino Valtravaglia, Marchirolo, Marzio e Valganna, tra l’altro con una rete di bivacchi ovvero di attendamenti nei boschi; lo scambio merce-denaro aveva luogo in punti predeterminati sulle strade e raggiungibili facilmente dai sentieri. A quanto consta, i cinque soggetti sottoposti all’obbligo di dimora avrebbero svolto invece mera attività da fiancheggiatori, ovvero trasportando gli spacciatori da un punto all’altro del territorio, garantendo loro derrate alimentari e bevande ed altri generi e, non meno importante, avvertendo circa l’eventuale presenza di pattuglie.