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Circonvallazione Agno-Bioggio, ripartiamo da un’idea. E da un sondaggio

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Credito da 128’664’000 franchi, autorizzazione alla spesa di 221’800’000 franchi, due corsie di transito (una per senso di marcia) più le corsie di preselezione in corrispondenza dei nodi e dei raccordi alla rete stradale esistente; cinque-sei anni per arrivarne ad una. Sono numeri semplici quelli che compaiono oggi nell’aggiornamento del credito funzionale a progettazione ed esecuzione dell’ormai più che trentennale – la prima ipotesi di lavoro risale al 1993… – circonvallazione Agno-Bioggio pertinente ai Comuni di Muzzano, di Bioggio e di Agno. Di oggi, a Palazzo delle Orsoline sponda Esecutivo, il lancio del messaggio all’indirizzo del Gran Consiglio; a mente di Claudio Zali, titolare del Dipartimento cantonale territorio, nel programma operativo posto ora in essere è da individuarsi l’unica alternativa “percorribile e finanziariamente sostenibile” – in termini inoltre espressi: “(…) ragionevole compromesso tra le esigenze di inserimento territoriale e la sostenibilità dei costi dell’opera” – rispettandosi gli obiettivi generali ossia da una parte la maggior fluidità del traffico e la riduzione dei tempi di percorrenza, con benefici più evidenti nelle ore di punta, e dall’altra la riqualifica del nucleo di Agno e della Strada Regina – arteria su cui insistono oltre 33’000 veicoli il giorno – tra Bioggio ed Agno. I residenti dei Comuni di Manno, Bioggio, Agno, Muzzano e Magliaso, per la prima volta e per espressa volontà del responsabile del Dipartimento, potranno esprimersi sul nuovo progetto con la partecipazione volontaria ad un sondaggio; tale forma di acquisizione del livello di gradimento dell’opera sarà non vincolante ma permetterà di disporre di un elemento supplementare di valutazione, tra l’altro previa informazione massiccia sul tema (sono previste alcune serate pubbliche da realizzarsi d’intesa con le autorità politiche comunali interessate).

Niente galleria al Vallone – Di chiara contrazione dei costi, in una ticinesissima formulazione di “spending review”, si parla e si parlerà a lungo, immaginandosi sin da ora un percorso non linearissimo in sede di Legislativo; datosi per “finanziariamente non sostenibile” il costo dell’opera lievitato nel 2023 – e si era ormai alla fase della progettazione definitiva dal progetto di massima formulato quattr’anni prima – sino ad oltre mezzo miliardo di franchi, qui è stata ripresa in analisi la sezione di progetto pertinente al territorio fra il Vallone di Agno e la Piodella, cioè il punto di caduta per il significativo incremento dei costi a preventivo. La nuova soluzione, identificata tra alcune varianti studiate all’interno del “corridoio” tra Agno ed il Ceresio, si situa del tutto fuori terra, con un cavalcavia a sovrappasso della linea ferroviaria Lugano-Tresa frazione Ponte Tresa nella zona Vallone e con tratta in rilevato – cioè su quota superiore rispetto al piano di campagna – fra Piodella ed il Vecchio Vedeggio, non potendosi più questione della già ipotizzata (e da ora non più in tema di progetto) galleria di aggiramento del Vallone; pur nell’avvenuta constatazione di un aumento dei costi rispetto al progetto di base (2023), considerata la relativa entità dello scostamento e non rilevandosi serie opportunità di ottimizzazione tecnica, resta di massima valida la traccia già identificata a partire dalla rotatoria delle “Cinque vie” in Bioggio ed il lato sud dell’aeroporto di Agno, vale a dire i comparti di Bioggio-Cavezzolo ed il comparto centrale dello scalo.

Il carico finanziario – Nel reale, i costi complessivi si situano ora a 337’800’000 franchi, con suddivisione al 58 per cento sul conto del Cantone ed al 42 per cento sul conto dei Comuni della “Commissione regionale trasporti Luganese”. Il calcolo è prefigurato nella convenzione pertinente alla programmazione ed al finanziamento delle opere previste negli àmbiti del “Piano trasporti Luganese” e del “Programma di agglomerato Luganese”, documenti in cui è inclusa per l’appunto la realizzazione della circonvallazione Agno-Bioggio.