“(…) Più volte, ed in concorso con altre persone, (ha) violato le disposizioni di legge riguardanti chi promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato o di altro Stato di cui non è cittadino”: di tale “curriculum”, non inventato qui a bottega ma secondo elenco fornito dal portavoce della Polizia di Stato in Como, è latore il 37enne trafficante di esseri umani e che, dopo detenzione in territorio elvetico, è stato consegnato giorni addietro – di oggi l’informativa – ad agenti della Polizia di frontiera sul valico di Chiasso-Como frazione Ponte Chiasso, per tramite del noto ufficio binazionale. Sulla testa del soggetto, sedicente eritreo, un mandato europeo di arresto proveniente dal Tribunale di Palermo con sicura esecuzione di una condanna al carcere per tre anni e mezzo; nella lista reati commessi sia in Italia (a Lampedusa-Linosa frazione Linosa, provincia di Agrigento, ed inoltre ad Agrigento, a Roma, a Catania ed a Milano) sia in altre parti dell’Europa (Norvegia, Svezia, Germania) e risalenti al 2014 ed al 2015. Ad atti stesi, firmati e controfirmati, il criminale è stato associato al “Bassone” di Como.