Massimo dispiegamento di autorità dell’una e dell’altra parte, giovedì 16 gennaio a Porto Ceresio (Varese), per la riunione del cosiddetto “Tavolo di lavoro” italo-svizzero sul risanamento del Ceresio, appuntamento che si rinnova dal 2016 con scadenza ogni quattro mesi. Oltre alle valutazioni sullo stato di salute dello specchio d’acqua ed allo scambio ufficiale di informazioni sui provvedimenti adottati al fine di ridurre le immissioni nocive “tout court” o a maggior carico di agenti inquinanti (in particolare, quelle che si manifestano alle foci del torrente Vallone e del rio Bolletta), al centro dei lavori sarà la formalizzazione dell’istanza per ottenere il riconoscimento del “tavolo” medesimo quale organo tecnico accreditato al Cipals, vale a dire la “Commissione internazionale per la protezione delle acque italo-svizzere”. A confronto delegati di Regione Lombardia, Provincia di Varese, “Comunità montana del Piambello”, Ato, Alfa, “Autorità di bacino lacuale Ceresio-Piano-Ghirla”, Comune di Lavena-Ponte Tresa, Comune di Brusimpiano, Comune di Porto Ceresio, Isa Cnr, Dipartimento cantonale territorio, Gran Consiglio del Canton Ticino, associazione “Circolo LegAmbiente Valceresio onlus” ed “Unione pescatori del Ceresio onlus”.