“Via libera” oggi, in sede di Consiglio di Stato, alla richiesta di un credito da 158’000 franchi per le opere necessarie, in seno alla “Centrale comune di allarme-Cecal” in Bellinzona, all’insediamento della “Centrale d’allarme cantonale” (numero 144) e per l’ampliamento della superficie a disposizione della Polcantonale. La struttura Cecal si appresta infatti a ricevere un nuovo… inquilino nella realtà della “Federazione cantonale ticinese ambulanze”, funzionalmente alla fresca disponibilità di ambienti lasciati liberi dalla Direzione comando delle Guardie di confine regione IV, direzione spostatasi a Lugano mentre nella capitale rimane la centrale operativa. Nei fatti, su Bellinzona convergeranno tutti i servizi centrali delle “luci blu” del Cantone, aspetto questo che era stato ipotizzato quale massimo obiettivo ai tempi (e si parla del 2009) della prima ipotesi progettuale per la Cecal medesima.
A Fctsa e “144” saranno destinati spazi per circa 440 metri quadrati; un altro centinaio di metri quadrati, invece, verrà attribuito a servizi interni alla Polcantonale, stanti le esigenze logistiche che in tempi recenti si sarebbero accresciute. Prospettive dichiarate: ottimizzare il lavoro degli enti di primo intervento e ridurre i tempi di reazione e di azione in caso di eventi. In immagine, l’esterno della sede Cecal.