Il riscontro è presto ottenuto, il calcolo è presto fatto: cinque decessi nell’arco di 24 ore, dunque tra ieri ed oggi, e 15 nuovi positivi, dunque 20 unità sul lato destro; 19, invece, i residenti guariti; saldo, ancora “meno uno” e con tutta la gravità che bisogna annettere ad ogni tappa della tragedia che si sta consumando in tali realtà. Non piace, a qualcuno, che lo si racconti e che lo si documenti passo dopo passo, ma questa è la realtà: nelle case anziani, per “Coronavirus” quale causa primaria o quale concausa, si continua a morire, e con tasso quasi costante oltre che in sostanziale fotocopia dei dati tra seconda ondata e prima ondata; 276 in tutto le vittime, proporzione tre su sette ovvero 43.13 per cento considerandosi come universo il totale dei morti ufficialmente rilevati quali vittime della pandemia da Covid-19. 224, su una popolazione intorno ai 4’500 ospiti, sono al momento i degenti contagiati; tre in più coloro per i quali è stato disposto il ricovero in strutture nosocomiali; scendono a 25 (su 68) gli istituti nei quali il “Coronavirus” è tuttora presente.