Vi è forse un malfunzionamento del soffiatore a benzina utilizzato per la pulizia dello scantinato all’origine della tragedia consumatasi nel tardo pomeriggio di venerdì all’interno di una casa di vacanze in via Vittorio Veneto a Canzo, provincia di Como. Tale, perlomeno, l’ipotesi primaria su cui stanno lavorando uomini dell’Arma dei Carabinieri in Asso con riferimento al decesso di Bruno Preti, classe 1934, originario di Ravarino in provincia di Modena, residente a Milano dove aveva condotto per decenni un’attività – ora nelle mani della seconda generazione – nel mondo dell’antiquariato, storico frequentatore di Canzo; all’arrivo dei soccorritori, l’intero livello “meno uno” dell’edificio è risultato saturo di monossido di carbonio, condizione determinata anche dall’assenza di finestre. Sull’allarme lanciato dalla collaboratrice familiare, giunta in zona attorno alle ore 19.45, ampio il dispositivo dei soccorsi: due ambulanze, effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento cittadino, una pattuglia dei Carabinieri. Per l’88enne, tuttavia, nulla da farsi.