Venti infidi su acque dure del Lago Maggiore, quelli che si trovano a spirare attorno ai Castelli di Cannero dirimpetto a Cannero Riviera ma pertinenti al territorio comunale di Canobbio, provincia del Verbano-Cusio-Ossola: ne scriveva Piero Chiara raccontando di amorazzi stroncati sul nascere a causa di un… ritardato rientro a riva (dove il marito di “lei” stava schiumando rabbia per il temuto tradimento della fedifraga con il giovanotto barcaiolo, e più ancora perché l’intera Luino era sulla riva ad assistere); ne potranno dire anche i due naviganti che poco prima delle ore 19.30 di ieri, sabato 30 luglio, si ritrovarono a dover spendere frenetiche bracciate per rimanere a galla dopo rovesciamento del naviglio – una vela ragguardevole e degnissima – proprio a causa delle raffiche di vento. Dalle due sponde del Verbano i soccorsi, con una motovedetta della Guardia italiana di finanza e con un “rib” (“Rigid inflatable boat”, gommone ad alte prestazioni) dei Vigili del fuoco. I due sfortunati diportisti sono stati recuperati nel volgere di pochi minuti; articolate ma coronate da successo anche le operazioni di aggancio dell’imbarcazione e di rimorchio della medesima sino al porticciolo di Cannero Riviera.