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Calcio / Europa league: Lugano bravo, ingenuo e… sconfitto

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Niente gloria, niente punti ma sensazione di aver offerto una buona prova, stasera, al terzo impegno (seconda trasferta) nel calcio di Europa league; buona prova compatibilmente con un vecchio vizio, quello di commettere almeno un errore che si trasforma in condanna, ma al momento non si può pretendere altro. Sostenuto da quasi 200 tifosi, un Lugano insomma accettabile – di sicuro, più credibile rispetto a quello delle recenti uscite in campionato – è riuscito a rendere grama la vita del Malmö, ed a casa degli svedesi, soccombendo con il minimo scarto (1-2) in situazione che per i padroni di casa era quasi da “O dentro o fuori”, stante il solo punto raccolto nei due turni precedenti; il contemporaneo 1-1 tra Dinamo Kiev e Copenhagen, a senso proprio dell’aritmetica, lascia aperte molte porte per tutti in un gruppo “B” che ad ogni modo si rivela tra i più deboli per qualità e per possibili ambizioni delle sue squadre. Sintesi di cronaca: 13.o, svista o errore marchiano (ciascuno scelga la tesi meno sgradita) di Linus Obexer che stende Eric Larsson, rigore, Jo Inge Berget a segno; 32.o, azione con scambio ultimo tra Sören Riks e Guillermo Federico Molins Palmeiro, 0-2; 50.o, reazione (e primo goal del Lugano in questa edizione della Europa league) e distanze accorciate da Alexander Gerndt. Poi, rotazioni, girandola di cambi, un paio di occasioni (saranno cinque contro tre, al saldo) e niente esito. Almeno il tentativo ci è stato, ecco.