Vale meno di quanto sta dicendo la classifica, questo Winterthur: rispetto a Losanna e Grasshoppers Zurigo, compagini da cui è preceduto, meno per precisione, meno per mole di gioco sviluppata (laddove mole di gioco e possesso-palla sono concetti non coincidenti), meno per qualità intrinseca del collettivo. Ma anche un “meno” di questo genere, allo stato delle cose, basta per costringere il Chiasso pedatorio cadetto alla resa, 10.a sconfitta su 12 incontri, quattro punti all’attivo, nove lunghezze dalla coppia Vaduz-Sciaffusa; e sì che i rossoblù, nel pieno della tempesta che li sta portando nel gorgo della retrocessione, erano arrivati ad un filo dal rimediare qualcosa, avendo risposto con Mickaël Almeida (79.o) al provvisorio vantaggio degli zurighesi con Granit Lekaj (36.o); da un punto quasi certo alla sconfitta il passo può tuttavia essere breve, ed a determinarlo (83.o, per l’1-2 finale) ecco quel Roman Buess che appena cinque anni or sono era transitato dal Locarno. Soliti discorsi: per quanti cambi si possano azzardare, la squadra è sfiduciata e priva di nerbo, quasi abituata e rassegnata alla sconfitta. Qualche tiro in più, sì, c’è stato, ma non di quel che rimarrà nella storia. Ed è tutto argomentario da chiacchiericcio, ora, ciò che non produce riscontri.
I risultati – Grasshoppers Zurigo-Vaduz 3-3 (ieri); Kriens-Sciaffusa 2-2 (oggi); Winterthur-Chiasso 2-1 (oggi); Wil-Aarau (domani); Losanna-StadeLausanneOuchy (domani).
La classifica – Losanna 24 punti; Grasshoppers Zurigo 22; Winterthur 21; Wil 20; Kriens 16; StadeLausanneOuchy, Aarau 14; Vaduz, Sciaffusa 13; Chiasso 4 (Losanna, Wil, StadeLausanneOuchy, Aarau una partita in meno).