Svolta, tardiva ma almeno una decisione è stata presa, alla timoneria del Bellinzona calcio precipitato effettivamente all’ultimo posto nella cadetteria 2024-2025 dopo la sconfitta di domenica a Vaduz (1-3) e contestualmente al successo conseguito in trasferta dallo Sciaffusa (1-0 sul campo dello StadeLosannaOuchy): con effetto immediato sono rimossi dagli impegni con la prima squadra il tecnico Manuel Benavente González, il direttore tecnico Mario Rosas Montero ed il preparatore atletico Diego Megias Navarro; dello “staff” tecnico granata restano dunque i soli Giovanni Proietti (quale preparatore dei portieri) e Cristiano Bernasconi (medico sociale). Stringatissima la nota diffusa e nella quale corrono i soliti ringraziamenti per l’opera prestata a partire dall’ottobre 2023 (c’è anche una menzione per il successo ottenuto in Coppa Svizzera sul San Gallo, uno tra i pochi acuti – ahinoi – dell’ultima gestione sportiva) oltre alla formula del “comune accordo” nella decisione di interrompere il rapporto di lavoro.
Per quanto risulta al “Giornale del Ticino”, il 68enne Giuseppe “Beppe” Sannino si trova al momento nel ruolo di principale ed anzi unico candidato alla conduzione della squadra, il che significa principalmente ristabilire un equilibrio concettuale e produrre quel popoino di risultati che garantiscano al Bellinzona una dignitosa salvezza: napoletano per nascita, torinese d’adozione, in campo tra il 1975 ed il 1988 con una decina di maglie diverse e rientrato nel mondo del calcio dopo una non breve parentesi in altra attività, Giuseppe Sannino ha avuto esperienze tra Italia, Regno Unito, Grecia, Ungheria, Libia e Svizzera, avendo guidato il Paradiso dall’ottobre 2022 alla fine di settembre 2024, quando diede le dimissioni. Ancora nelle ultime settimane, in realtà, il nome del tecnico campano era dato come papabile per la conduzione della Nazionale libica; per ora, nessun annuncio ufficiale da parte dei vertici della società granata, ma fonti fededegne danno già per definito l’accordo.
Nella foto, il partente Manuel Benavente González.