Si arresta sul campo del Thun, nell’odierno recupero della 16.a giornata (17 effettive quelle agli archivi), la risalita del Bellinzona nelle gerarchie del calcio cadetto: granata sconfitti per 1-3 dai bernesi che in tal modo, approfittando anche del concomitante pari (1-1) tra Sion e StadeNyonnais, si riportano in vetta alla graduatoria ad aggancio del citato Sion e con margine di 10 lunghezze sul potenziale terzo incomodo. Magistrale l’interpretazione del confronto da parte di Mauro Lustrinelli, tecnico del Thun, tuttavia agevolato dal corso delle cose: minuto 5, vantaggio grazie ad un destro di Justin Roth in ripresa da respinta del portiere Alessandro Jacobucci che più di quello non avrebbe potuto fare; poi, ed invece, proprio sulla coscienza dell’estremo difensore – toh, in concorso con Ilan Sauter, nella gestione di una palla inoffensiva – ricade lo 0-2 causa goffo e mancato controllo, palla in rete e colpa tua colpa mia colpa di nessuno ma nel frattempo la partita è bell’e andata. Altri sei minuti, cioè il tempo di giungere al 53.o, e tutto si compie, stavolta su un sinistro per la firma di Roland Ndango. Thomás Chacón proverà a dare una scossa con il sinistro dell’1-3 (59.o), ma altro ci vorrebbe per minare la fiducia dei bernesi; e, difatti, su questo passo si giungerà al triplice fischio. Una constatazione per tutte: 3-1 il risultato, tre i tiri del Thun nello specchio della porta avversaria contro uno dal Bellinzona; il matematico direbbe che è finito a bersaglio il 100 per cento delle occasioni…
La classifica – Sion, Thun 34 punti; StadeNyonnais 24; NeuchâtelXamaxSerrières, Wil, Aarau, Bellinzona 20; Vaduz 18; Baden 16; Sciaffusa 14 (Wil, Aarau, Baden, Sciaffusa una partita in meno).