Nel giorno in cui il Grasshoppers Zurigo (0-1 ieri al cospetto del San Gallo, oggi la mazzata da altro campo) retrocede anche formalmente nella cadetteria, e per rilevanza e per fragore è un po’ la replica pedatoria di quanto avvenuto un anno fa al Kloten nell’hockey, accade anche che il Lugano si ritrovi d’improvviso terzo – e nella miglior compagnia possibile, ossia in solitaria – nel calcio di Divisione nazionale A, per merito proprio sicuramente (1-0 al Lucerna in confronto diretto e che vale un sorpasso secco da destra) ed anche per quelle sacrosante concomitanze che càpitano un paio di volte l’anno, ed era il caso che si manifestassero proprio oggi. Risolta sùbito la questione di Cornaredo: da “meno due” a “più uno” in graduatoria sulla diretta avversaria, goal di Alexander Gerndt meglio noto come Segno-Poco-Ma-Se-Segno-Lascio-Il-Segno, minuto 39 e gran parte dei 4’150 spettatori a togliersi un peso dallo stomaco, essendosi già a quel punto capito che solo un caso estemporaneo avrebbe potuto incanalare la partita (ai numeri, tre tiri reali per parte in 95 minuti), per la verità non avendo gli ospiti demeritato. E le coincidenze, poi: fra le squadre che erano appaiate al Lugano, Zurigo ieri a secco sul campo del Basilea (0-3), ed oggi il Sion a buscarsi uno 0-4 a domicilio per mano dello Youngboys; peggio che mai il Thun, i cui 40 punti sarebbero dovuti diventare 43 secondo tabella di marcia verso la qualificazione alle Coppe europee quand’invece i bernesi sono stati oggi affondati in casa (0-2) dal NeuchâtelXamaxSerrières in rilancio verso la salvezza. Nulla che sia in cassaforte, per carità: nel calendario figurano trasferta a Thun, sfida interna al San Gallo, viaggio a Neuchâtel e – unico messaggio quasi garantito – la chiusura in Ticino con il Grasshoppers Zurigo del cui stato di salute e delle cui prospettive si è già detto. La classifica: Youngboys 82 punti; Basilea 62; Lugano 41; Thun, Lucerna 40; San Gallo 39; Sion, Zurigo 37; NeuchâtelXamaxSerrières 36; Grasshoppers Zurigo 24.