Vale di più e meglio per altri sport di squadra, ma il messaggio rimane utile in ogni declinazione: l’attacco fa vendere i biglietti (in versione di epoca covidiana: ci ricordiamo delle azioni da goal), ma a vincere le partite è la difesa. Difesa oggi esaltante ed impenetrabile, in casa Lugano, per il più meritato tra gli 1-0 della storia; da una parte perché a lasciarci le penne è stato il Losanna, avversario diretto in un ipotetico spalla-a-spalla per le piazze che valgono una qualificazione in Europa, e dall’altra perché i tre punti significano secondo posto solitario ed un margine rassicurante su Vaduz e Sion, chiamati domani alla sfida della paura sul fondo della graduatoria. In cronaca, quattro spunti di primaria importanza: cinque soli tiri dei bianconeri contro 24 degli ospiti, con 10 parate – tre quelle decisive – di Sebastian Osigwe ancora titolare al posto di Noam Baumann; al 18.o, il goal di Mijat Maric dopo “cross” di Reto Ziegler in battuta dall’angolo sulla sinistra del fronte d’attacco, palla comoda per un’esecuzione di prima; sul finire del primo tempo, conclusione di Lucas Da Cunha e deviazione di Sebastian Osigwe a fil di palo; ancora, minuto 78, un palo colto da Jonathan Bolingi e con rimbalzo non sfruttato dai losannesi. Non si sta a guardare per il sottile, dunque va bene anche così.
I risultati – Lugano-Losanna 1-0 (oggi): Lucerna-Basilea 3-4 (oggi); Vaduz-Sion (domani); Youngboys-San Gallo (domani); Zurigo-Servette (domani).
La classifica – Youngboys 60; Lugano 40; Basilea 39; Servette 38; Losanna 37; Zurigo 34; San Gallo 33; Lucerna 32; Vaduz 29; Sion 26 (Lugano, Basilea, Losanna, Lucerna una partita in più).