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Calcio Dna / Sette minuti di ansia, sfuma l’impresa del Lugano

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Pronto per i quartieri alti, non pronto per guardare dall’alto chi sta nei quartieri alti. Dopo quattro successi consecutivi, il Lugano del calcio di massima serie spende male un “jolly” riservatogli sin dalla quarta giornata quand’era stato posticipato il confronto con lo Youngboys: illudendosi, eccome, sul vantaggio firmato da Sandi Lovric al 27.o (palla ferma dai 20 metri, roba da cineteca), e sentendosi quasi graziati, al 41.o, sulla traversa colta da Fabian Rieder, e credendoci ancora, o almeno puntando ad un qualsivoglia risultato positivo, pur avendo subito il pareggio di Jordan Sabatcheu su rigore (63.o). In piena sofferenza, tuttavia, come dimostreranno alla fine il marcato divario nel numero di conclusioni (22 contro 10) e la quota di possesso-palla (64 per cento contro 36), la prestazione dei bianconeri, in ultimo sulle ginocchia ed affondati da Wilfried Kanga (81.o e 87.o) sempre su assist di Miralem Sulejmani. Quadro effettivo: graduatoria a tre tronchi, Lugano ad ogni modo nel gruppo di testa; ed è punto di ripartenza, questo, da non trascurarsi. La classifica: Zurigo 31 punti; Basilea 29; Lugano 26; Youngboys 25; Grasshoppers Zurigo, Servette, Sion 18; San Gallo 15; Losanna 11; Lucerna 10 (Basilea, Youngboys una partita in meno).