Non bastano, 13 minuti, per cancellare un mese e mezzo di sofferenze e di obiettivi falliti e di risultati sotto misura; sono sufficienti, tuttavia, per cacciare un fantasma dal percorso del Lugano nel calcio di massima serie, avendo i bianconeri infilato un secondo tempo da manuale, questo pomeriggio, trasformando lo 0-2 appena dopo la pausa in un 4-2 al triplice fischio finale. Oddio, sul risultato è da farsi la tara: avversario di giornata era il Winterthur, zero vinte in sette turni e difesa modello Colosseo; ma a perderla si sarebbe scatenata l’iradiddio delle polemiche, bersaglio l’allenatore Mattia Croci-Torti quand’invece ci piacerebbe che dei “deficit” in organico ed in assetto rispondesse talun altro, e parliamone serenamente a partire da domani, nel caso vi vada. Diciamo che è andata così e che stasera, nella contabilità dei bianconeri, figura un ottavo posto a due lunghezze da Sion e Lucerna sesti ed a sei lunghezze dal Thun capofila; merito anche delle concomitanze, alzi la mano chi ha puntato un franco sulla “manita” del Losanna allo Youngboys, e difatti otto punti corrono dalla testa alla linea della carità. Facile l’impiccarsi, insomma, solo che si perda per un attimo l’orientamento.
In breve gli accadimenti. Lugano sin da sùbito in versione “Non si fanno prigionieri”, ed a fine confronto risulteranno un possesso-palla al 68 per cento, 650 passaggi completati contro 311 e 29 tiri contro nove, al lordo, ossia 14 contro cinque secondo la più utile statistica dei colpi piazzati tra i pali avversari, dai 40 o dai 16 metri non importa; sta di fatto che, nelle pur rare sortite offensive degne di qualche credibilità, sugli sviluppi di un calcio d’angolo va al tiro Bafodé Dansoko e per David von Ballmoos non c’è scampo. Pausa, perplessità, ritorno in campo, gelo immediato per lo 0-2 la cui descrizione è emblema di un’attitudine alla distrazione: Elias Maluvunu autore dell’imbeccata, Andrin Hunziker comodo con il destro, ed è solo il 46.o. Si profila il rischio di un’imbarcata, ma al Winterthur manca la benzina; il Lugano, per contro, sa di giocarsi mezza faccia e l’intera figuraccia. Serie così sintetizzabile: 57.o, destro di Uran Bislimi; 64.o, destro di Daniel Dos Santos entrato giusto giusto cinque minuti prima per Mohamed Belhadj Mahmoud; 68.o, destro di Kevin Behrens; 70.o, sinistro (beh, almeno una variazione sul tema) di Yanis Cimignani. Seguiranno girandole di cambi e quei tre, quattro tentativi che producono soltanto appunti sui “post-it” destinati al cestino. Il resto è noto: notte un po’ più serena, grande confusione sotto il cielo.
I risultati – Lucerna-Sion 3-3 (ieri); San Gallo-Thun 1-2 (ieri); Grasshoppers Zurigo-Zurigo 3-0 (ieri); Losanna-Youngboys 5-0 (oggi); Servette-Basilea 0-3 (oggi); Winterthur-Lugano 2-4 (oggi).
La classifica – Thun 16 punti; San Gallo, Basilea 15; Youngboys 14; Zurigo 13; Sion, Lucerna 12; Lugano 10; Grasshoppers Zurigo 9; Losanna, Servette 8; Winterthur 2.